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Il monitoraggio energetico come leva di innovazione aziendale

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di Redazione

21/11/2025

TITOLO
Un’azienda intenzionata a rimanere competitiva sul mercato non può, oggi come oggi, prescindere dall’attenzione al monitoraggio energetico. Monitorare i consumi energetici vuol dire dare vita a un processo complesso, caratterizzato da diversi step. Si parte con il tracciamento, per proseguire con misurazione e analisi. A partire dai dati raccolti, si ha modo di intercettare situazioni di scarsa efficienza, ottimizzando dove serve in modo da contenere sprechi e costi e da ridurre in maniera significativa il proprio impatto ambientale.

Il nodo degli obiettivi ESG

Il valore del monitoraggio energetico per le aziende si può definire, a ragione, immenso. A dimostrazione di ciò è possibile chiamare in causa gli obiettivi ESG. Cosa sono? Dei parametri aventi lo scopo di fornire una misura oggettiva del valore non economico delle aziende. Istituiti dalla Commissione Europea, prevedono che le aziende si impegnino a spostare parte dei loro flussi verso investimenti orientati allo sviluppo sostenibile, che maturino la consapevolezza dell’impatto finanziario del cambiamento climatico e che lavorino per incentivare la trasparenza legata alle attività finanziarie. Non si può più prescindere da questi aspetti e dal fatto che, ora e in futuro sempre di più, si ha a che fare con una sinergia virtuosa fra transizione energetica e digital transformation. Questo punto ormai fermo pone il decisore aziendale davanti a un obbligo: analizzare i dati valutando la dinamicità dei processi di consumo e agire sia nell’ottica di efficientamento delle risorse, sia con un occhio aperto ai requisiti normativi comunitari relativi alla riduzione delle emissioni di CO2.

Come funziona un sistema di monitoraggio energetico?

Naturale a questo punto è chiedersi come funzionino i sistemi di monitoraggio energetico. Tutto parte dal cosiddetto Energy Management System: quando lo si chiama in causa, si inquadra un sistema che funziona grazie a soluzioni IT e tramite il quale è possibile monitorare e analizzare i consumi energetici di impianti produttivi, di trasformazione, senza dimenticare gli edifici. Gli EMS sono dotati di capacità di calcolo in tempo reale e sono anche in grado di sovrintendere al controllo dei flussi di energia. Quando un sistema eccelle per qualità, riesce anche a fornire dati che supportano nella scelta delle alternative più vantaggiose per produrre, acquistare e reimmettere energia nella rete. Un buon EMS rappresenta, per l’azienda, il tassello principale per gestire l’energia con un approccio intelligente.

Tipologie di EMS

Sul mercato è possibile trovare diverse tipologie di EMS. Molto famose sono le soluzioni che prevedono la sottoscrizione di un abbonamento. Dietro all’allettante comodità, c’è ovviamente un rovescio della medaglia. Gli output di questi sistemi sono infatti estremamente basici: le aziende chi li scelgono possono entrare in possesso dei dati e dei risultati del monitoraggio dei comportamenti di consumo. Non forniscono alcuna informazione relativamente alla qualità dell’energia, non monitorano le reti e non permettono di sapere nulla sullo stato dei dispositivi. Il consiglio è di rivolgersi ad aziende esperte nel monitoraggio e nella diagnosi energetica come Consorzio Esperienza Energia e di valutare con questi esperti l’installazione di EMS in grado di monitorare i dati in tempo reale da dispositivi come interruttori – sia micro, sia macro – e contatori, fornendo consigli mirati su come migliorare il fattore di potenza. Con questa espressione si inquadra il principale fattore di riferimento per definire il livello di efficienza energetica di un macchinario industriale, di un sistema, di un edificio. Ricordiamo che, per investimenti su questi sistemi di monitoraggio continuo, fino a quest’anno è stato possibile usufruire di un credito d’imposta. Per amor di precisione, ricordiamo anche la possibilità di orientarsi verso soluzioni che combinano entrambi gli approcci descritti. Si tratta di EMS che vengono consigliati dagli esperti alle realtà aziendali che hanno obiettivi ESG particolarmente chiari e che necessitano di apportare miglioramenti importanti al loro impatto ambientale.
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