La vita in campagna non è poi così tanto salutare come è nell’immaginario collettivo. L’uso di prodotti chimici nell’agricoltura pone molti problemi e rischi per la salute delle persone che ci vivono o comunque ne sono esposte, ancora di più nel periodo della gravidanza.
Pericoli in Campagna
L’antitesi Campagna-città che nei luoghi comuni vuole la città-come un luogo pericoloso e nocivo mentre la campagna è sinonimo di vita tranquilla e salutare non è più così tanto reale da parecchio tempo.
La differenza poteva essere certa nei tempi in cui in campagna al massimo si usava il letame per concimare e tutto il resto era fatto con le macchine agricole disponibili e tanta opera manuale mentre oggi la chimica usata nelle campagne è presente in maniera massiccia ma sottovalutata, a favore del mantenimento dell’immagine di salubrità di tale ambiente.
Concimi chimici, diserbanti, anticrittogamici e sostanze di vario genere sono presenti nel terreno, nell’aria e nell’acqua che viene inquinata attraverso la penetrazione in profondità nel terreno di tali prodotti.
Gli erbicidi
L’uso abbondante e diffuso di erbicidi è oggetto di studio da parte di ricercatori che indagano sulla loro nocività. Si ritiene che questi prodotti siano sicuri dal punto di vista della salute se utilizzati nei limiti di dosi appositamente determinate.
Purtroppo troppi agricoltori utilizzano questi prodotti in modo approssimativo, tendendo piuttosto ad abbondare piuttosto che utilizzare in dose corretta ritenendo che abbondando nell’uso i risultati siano maggiormente garantiti senza rendersi conto che in questo modo proprio loro e i loro familiari, per primi, ne subiscono la nocività.
Gli studi condotti anche in tempi recenti dimostrano che anche alle dosi consigliate e ritenute sicure si manifestano nocività non trascurabili che diventano notevoli per le donne in stato di gravidanza e soprattutto per il feto che subisce gravi danni.
Il Glifosato
Il Glifosato è l’erbicida più utilizzato nel mondo, un diserbante non selettivo che distrugge indistintamente tutte le erbe infestanti, introdotto sul mercato dal 1974. Utilizzato generosamente in agricoltura, si trova anche in prodotti per il giardinaggio, per la manutenzione del verde, per diserbare i bordi delle strade e della ferrovia, delle autostrade e tutte le situazioni in cui si renda necessario ed opportuno eliminare erbe infestanti.
La nocività del Glifosato
Uno studio condotto dal Centro di ricerca sul Cancro Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini di Bologna ha provato effetti avversi sull’apparato riproduttivo mentre sempre rispetto al Glifosato sono ascritte anomalie ormonali come l’incremento del testosterone nelle donne e durante la gravidanza l’insorgenza di malformazioni del feto e interferenze endocrine nel feto stesso già a livello prenatale alterando il normale sviluppo del feto.
Vero che nel 2015 lo Iarc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul Cancro ha iscritto il Glifosato nell’elenco delle sostanze probabilmente cancerogene e che la Coldiretti ha vietato il suo utilizzo nelle aree abitate e specialmente nelle zone in cui vi è maggiore frequentazione da parte di bambini come giardinetti pubblici, cortili e aree verdi interne a complessi scolastici ed ospedalieri ma nelle campagne continua ad essere abbondantemente utilizzato.
Siamo, quindi, all’assurdo che è più sano vivere in un comune appartamento in città che in mezzo ai campi, in piena campagna dove, al contrario, la vita dovrebbe essere assolutamente salubre.
Le Donne in dolce attesa farebbero bene, quindi, ad evitare scampagnate frequenti e soggiorni in campagna per evitare l’esposizione a questo prodotto che in molti giurano essere non pericoloso ma la cui pericolosità è, invece, determinata, provata da seri ed autorevoli studi scientifici.
Nemmeno dobbiamo dimenticare tutte le donne che vivono in campagna, donne ormai in età matura ma soprattutto donne in età fertile che a causa del loro luogo di vita rischiano danni personali e danni a feti, con rischio di aborto spontaneo o con rischio di dare alla luce bambini con malformazioni.